Anni fa un articolo sul Foreign Policy, rinomato magazine USA, spiego’ nei dettagli l’essenza della nobile di famiglia, Ursula von der Leyen a capo dell’EU.
Il titolo diceva così:
“L’inettitudine aristocratica di Ursula Von Der Leyen – Come i legami familiari del presidente dell’UE spiegano la sua ascesa al potere e i fallimenti nell’uso di esso durante la pandemia” (30 APRILE 2021, 5:35).
Penso non ci sia bisogno di commentare oltre.
Foreign Policy
Ma seguendo il ragionamento proposto dal magazine emergeva anche di peggio, se possibile, per un politico che deve rappresentare l’EU nel mondo.
I nazisti di cui parla l’articolo, legati ad Ursula von der Leyen, si condensavano nel nonno nazista attivo in Ucraina, Joachim Freiherr von der Leyen, una sorta di gaulaiter nazista locale membro del NSDAP, il partito nazista. Uno “cattivo davvero” insomma. A seguire il lato schiavista della famiglia, alleghiamo traduzione di un estratto dell’articolo, a supporto, anzi illuminante direi… Donna con molti scheletri nell’armadio dunque, quasi un cimitero di scheletri, verrebbe da dire.
Agghiacciante
Non c’è dunque da stupirsi se tali nipoti di nazisti apicali, ancora oggi super raccomandati al potere (soprattutto in Europa), debbano i loro privilegi non a loro specifiche competenze ma ad appartenenze passate, gli esempi abbondano in EU.
Cio’ va visto in contrapposizione alla squadra di talenti voluti da Trump per il suo secondo mandato. L’EU di von der Leyen ha anche nel suo “team”, tra l’altro, Gigi Di Maio, che di competenza tecnica specifica ha certamente l’essere stato, tra gli altri vanti, bibittaro allo stadio Maradona/San Paolo, poi assunto dall’EU nel golfo Persico dietro raccomandazione di Mario Draghi (lui stesso di una somiglianza incredibile con il fu conte Kalergi, eminenza grigia dell’EU post nazista), solo per vedere esplodere sotto il suo mandato l’immensità del caos nell’area medio orientale, forse non a caso.
Geopolitica al servizio delle elites..
A parte presentare il team Trump, di seguito (in calce), il messaggio importante qui è far sorgere spontanea la domanda: secondo voi, tra un team di talenti ed uno di non solo raccomandati, pure gente che si imparenta e si riproduce entro una ristrettissima stessa cerchia di sangue da secoli, chi avrà la meglio alla fin fine?
Si perché l’Europa è il luogo dei privilegi tramandati col sangue, sempre le stesse famiglie, sub-continente dei Don Rodrigo, memento le famiglie potenti di Firenze quando si scoprì l’America che sono le stesse di oggi…
Dirimente….
Vi dice qualcosa?
Immaginate già l’epilogo nell’epico scontro tra le due sponde dell’Atlantico che – di nuovo, terza volta – ci aspetta?
Pensate che gli europei, trombettieri della nobiltà di casta, ebbero anche i loro filosofi d’elezione, Malthus e Schumpeter su tutti; l’ultimo plaudiva addirittura – in una eccellente confusione di termini, per il volgo ignorante – la “distruzione creativa”, che significa le guerre mortifere anche di trenta anni, utili per azzerare i sistemi e far ripartire le economie europee ereditate dal feudalesimo e dagli errori delle elites al potere, sempre le stesse. Ma, attenzione, sempre preservando i poteri apicali, al comando: in guerra ci devono morire giusto i poveracci, tranne rare eccezioni…
Oggi purtroppo Ursula von der Leyen ed i suoi accoliti, in una Europa in crisi, affondata dai troppi privilegi di pochi (vedasi la sparizione della classe media) vorrebbe far finire come sempre la storia del vecchio continente cresciuto con la depredazione delle colonie: terminare la crisi di saturazione da debiti grazie ad una guerra combattuta dagli europei/gente comune mandati a morire contro la Russia, stesso copione davosiano di sempre, prima si chiamava Worms da cui nacquero le nobiltà di sangue europee (e prima si chiamava antica Babilonia, ndr).
Lasciate dire che “noi non ci stiamo”, anzi noi ci opponiamo e ci opporremo a tale deriva, con i mezzi democratici che ci concedono. Ovvero con la penna, o la tastiera, fate voi. E con i fatti!
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Il prossimo Team Trump, da paura, vedasi gli altri alla fonte ….. Fonte: LINK
In tal contesto riteniamo una mossa estremamente intelligente avallare, PRIMA CHE ARRIVI TRUMP, il governo dei potenti e dei raccomandati di Ursula von der Leyen, che ha scelto i suoi commissari con manfrine simili alla scelta dei potenti alle corti nobiliari europee, come si faceva secoli fa.
Il motivo della nostra convinzione è semplice: a breve sarà un gioco da ragazzi deragliare questa Europa elitaria, per i talenti trumpisti. Starà poi a noi evidenziare – in Europa – le contraddizioni, il minimo che possiamo fare, come “pan per focaccia“ a chi vorrebbe mandarci a morire in una guerra che serve solo a sedimentare il potere nelle mani di coloro che sono secoli che invocano l’antimeritocrazia per i popoli europei.
Bene dunque il lavoro della Premier “degli americani”, Giorgia Meloni, che sta col cuore e col cervello di là dell’Atlantico; ma con la politica in vena, in attesa della DEXIT, sta lasciando opportunamente correre in EU, per adesso… ci penseranno altri, dopo (…).
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Potremmo continuare spiegando che – non a caso – l’America è stata fondata dai reietti dell’Europa, parlo di coloro che vennero allontanati con la coercizione dal vecchio continente (Mayflower ad esempio), o con l’assenza di opportunità di crescita, dalle solite elites di sangue europee… Ma tutto sommato questo sarebbe solo riscoprire l’acqua…
Il vero messaggio da far passare, qui, oltre alla fattualità dell’ inettitudine dei raccomandati europei al potere, e’ chiarire che questa volta il popolo europeo NON ACCETTERÀ di andare a morire in una guerra senza senso per difendere i privilegi di un manipolo di baroni al vertice.
In tale contesto Twitter, ora X.com, sarà come la stampa di Gutemberg: una rivoluzione, che farà passare le informazioni non filtrate a miliardi di persone nel mondo, tagliando fuori i filtri messi apposta dalle elites ereditate dal feudalesimo (di cui gli USA non ne hanno bisogno, mentre l’Europa si: li sta la differenza!)
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Il Team Trump II. in sintesi
Il team Trump, oltre a Musk, un genio che porterà l’uomo su Marte, prevede gente del calibro dell’ufficiale della guardia nazionale Tulsi Gabbard al DNI, un’ex democratica; l’ex Dem JFK jr. alla Ministero della Sanità; poi Peter Navarro come consulente al commercio (che andò in galera per la causa trumpiana, lui mise i dazi all’Europa per l’acciaio, ma non all’Italia). Poi D. Scavino allo staff, M. Oz di fatto nel team di JFK jr., Kash Patel all’FBI, T. Homan alla sicurezza di confine (che terminerà l’immigrazione clandestina),…
In particolare ci sarà una enorme recrudescenza nella lotta al fentanil, che vede la Cina come fornitore dei cartelli messicani, che poi esportano tale veleno vestito da droga ricreazionale (ripetiamo: è un veleno dai connotati di un’arma di distruzione di massa) negli Stati Uniti causando centinaia di migliaia se non milioni di morti negli anni. Fentanil, vera arma di distruzione di massa. Ormai anche Hollywood sdogana la guerra alla Cina, ai cartelli messicani come una guerra che gli States sono pronti a combattere. Usando militari come i Navy Seals, anche all’estero…
Insomma, non vediamo l’ora di vedere iniziare la Presidenza Trump II. Che rappresenterà un cambio di passo in America ben superiore alla caduta del muro di Berlino.
MD
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Image: thanks European Union website