Prendendo per buono l’esempio – ancora una volta sbagliato – di Berlino, ancora una volta l’EUropa (con decisioni ancora una volta imposte a tutti) si è girata dall’altra parte con Atene, accettando l’imposizione di una terribile austerità euroimposta nefasta da qualsiasi parte la si guardi, quanto meno per i greci. I risultati – dati alla mano – sono stati una sorta di moderno genocidio se consideriamo che la gran parte dei giovani greci laureati hanno lasciato la terra ellenica per emigrare. O che la mortalità infantile ha raggiunto livelli da terzo mondo.
O che il numero di indigenti, gente che non ha nemmeno di che mangiare, è aumentato esponenzialmente. Il tutto senza che le misure austere portassero vantaggio ai greci, anzi; infatti il debito pubblico – al 140% del PIL nel 2010 – è salito fino al 170% senza mai scendere. In breve la Grecia in poco meno di 8 anni si è indebitata con l’EU per l’eternità, creando generazioni di “schiavi del debito detenuto dagli stessi che le hanno imposto sacrifici”.
Certamente una persecuzione, certamente peggio del colonialismo di stampo britannico; molto simile invece allo schiavismo di stampo francese. All’uopo va ricordato come, nelle more delle misure imposte dalla Troika (EU, FMI e BCE), si sia imposto ad Atene di vendere i suoi assets più preziosi, molti dei quali acqusiti direttamente da aziende tedesche, addirittura statali (ad es. gli aeroporti greci).
Ricordiamo infatti che le misure austere imposte ad Atene hanno avuto come risultato che la Grecia sta vivendo una crisi ben peggiore della grande depressione nel 1929.
Purtroppo abbiamo la storia che, ancora una volta, fa la rima. Capita di nuovo, come successe per la persecuzione degli ebrei in Germania sotto il Terzo Reich: 75 anni fa mezza Europa si piegò alle vergognose e folli leggi razziali naziste, semplicemente perchè anche allora il dominus europeo – la Germania – imponeva le sue strategie e le sue decisioni ai suoi alleati oltre che ai paesi sottoposti. Chiaramente nessuno fiatava, un po’ per paura di ritorsioni e vendette (per cui i tedeschi da sempre sono maestri), un po’ per ignavia, molto per accettata sottomissione.
In Italia il Duce, inizialmente riottoso in riguardo al rastrellamento degli ebrei, anche a causa delle negative sorti per il Regio esercito sui campi di battaglia alla fine cedette alle richieste hitleriane, facendo così terra bruciata attorno a se: infatti il risultato della sua sottomissione alle folli ideologie del Fuhrer fu che anche le cose buone del fascismo – che non furono poche – passarono in secondo e terzo piano, troppo grande era l’onta di aver ceduto alla macelleria ebraica.
Dobbiamo però domandarci: cosa sarebbe successo se i nazisti invece di perdere la guerra mondiale l’avessero vinta? In tale caso i paesi europei alleati, diciamo anche “allineati”, sarebbero stati premiati ed anche le colpe dell’eccidio ebraico sarebbero state semplicemente un no contest, non sarebbero esistite, o meglio l’Olocausto – certamente non sarebbe stato pubblicizzato così, come invece successe a valle della disastrosa sconfitta nazista – sarebbe stato uno dei tanti passaggi della storia in cui si eliminano nemici interni allo Stato, spesso chiamati terroristi, anarchici o semplicemente traditori.
Italia prossima vittima dell’austerità euroimposta?
Anche oggi capita lo stesso, nelle more della folle ed inutile austerità imposta suppostamente per risolvere la crisi del debito greco post subprime; infatti la causa vera dell’implosione ellenica si chiama – come per l’Italia – EURO, nel contesto in cui con la moneta unica risulta impossibile recuperare competitività svalutando la dracma di turno o stampando moneta. Tutti in EUropa ancora una volta hanno accettato tale nefasta austerità ben sapendo che avrebbe peggiorato la situazione greca (lo sapevano anche all’FMI, non a caso infarcito di EUropei al comando, Lagarde e O. Blanchard su tutti, con il direttivo quasi tutto francese; da tale contingenza si può derivare che ci possa davvero essere stato un piano franco-tedesco preordinato atto ad indirizzare le successive azioni austere in EU, memento il modo in cui fu estromesso preventivamente Dominique Strauss Kahn, ndr).
Or dunque, l’aspetto su cui dobbiamo tutti noi interrogarci è come sia stato possibile che TUTTA EUropa si sia ancora una volta girata dall’altra parte mentre la Germania imponeva enormi ed inutili – anzi nefasti – sacrifici ad un intero popolo, quello greco. Di fatto schiavizzandolo.
Sappiate che l’Olocausto partì nella stessa maniera: prima gli ebrei in Germania subirono tasse e leggi asimmetriche, poi vennero privati dei loro beni passando per la persecuzione spicciola; per poi finire nei campi da lavoro a prestare gratuitamente opera lavorativa a vantaggio delle aziende tedesche impegnate nello sforzo bellico. Solo successivamente si arrivò a bruciarli nei forni, semplicemente perchè facendoli lavorare senza dare loro niente o quasi da mangiare, sfruttandoli al massimo, emergeva la necessità di eliminarli quando non fossero stati più produttivi (infatti le donne anziane ed i bambini erano i primi ad essere eliminati).
Questa mia riflessione arriva precisamente oggi, ossia nel giorno in cui Angela Merkel inopinatamente visita in modo tragicamente beffardo una Atene messa in ginocchio dalle folli misure economiche imposte dall’EUropa con l’austerità. Accompagnata dal Kapo di turno.
I Greci devono solo ringraziare che, grazie all’evoluzione mercantilistica, nel III millennio i consumatori (di prodotti tedeschi) sono e soprattutto saranno molto più importanti che 75 anni fa.
Mitt Dolcino
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