Notizia bomba: gli USA annunceranno a breve dazi contro… l’EU! Saranno dazi auto? Forse, sebbene personalmente non lo creda, saranno direi dazi generici, che colpiranno ad ampio spettro tutto il Vecchio Continente. I dazi USA sull’auto verranno dopo, ossia saranno l’arma “quasi finale”; ossia, dopo il fallimento annunciato di Deutsche Bank (…), verranno imposti con decorrenza due mesi, giusto il tempo per fare le trattative di resa con Berlino. Intanto la Cina è praticamente in ginocchio, il piano USA si sta infatti svolgendo come da aspettative… Tutti pensano che la Cina sarà il paese vincente: ne siete davvero sicuri? Con il supporto di Londra, Pechino ha il fronte aperto ad Hong Kong. Userà l’esercito? Speriamo di no. O forse meglio che lo usi, almeno arriveremo rapidamente all’epilogo: Hong Kong che si ribella ai militari cinesi significa che la finanza lascerà l’Impero Celeste, pronta a traslocare a Sidney o a Tokyo. Vedremo… Per intanto aspettiamo i dazi contro l’EU, annunciati per oggi. Facile, no? In fondo un paese come la Cina che esporta 600 mld di dollari di merci negli States e ne importa meno delle metà, non ha armi per difendersi da tali ritorsioni commerciali. Sappiamo ormai che gli USA vogliono correggere gli squilibri di bilancia commerciale – costi quel che costi – e per fare questo vogliono un dollaro debole, anche se con inflazione. La Cina non vuole questo, anzi lo combatte, idem la Germania; e quindi vediamo alimentare bolle finanziarie globali per tenere il dollaro in alto, riciclando i dollari nella borsa USA, sperando di convincere le elites USA (che dalla salita di borsa ci guadagnano enormemente) ad affossare Trump. Peccato che non ci riescano: la Cina ha il timer attivato, se non limita Trump nel giro di 6 mesi partirà la stagflazione nella sua terra. Sapete che la stagflazione in Cina è la vera malattia mortale per un paese di 1.4 miliardi di abitanti? MORTALE! Non ve l’hanno detto gli economisti? Lo so, gli economisti arrivano sempre dopo che le cose sono successe, a maggior ragione se sono una primizia assoluta. Io però sono ingegnere e quindi degli economisti me ne faccio un baffo, tra l’altro ne ho conosciuto uno romano recentemente, non vi dico… Stay tuned, today. Ah, dimenticavo: la stampa di sinistra evidenzia oggi il solito messaggio che i loro padroni, ossia le elites miliardarie globaliste, le dicono di ripetere ogni volta che il Presidente USA mette i dazi alla Cina [leggasi, che è lo stesso, quando la casa Bianca attacca l’EU franco tedesca, vedasi oltre]: “Dazi di Trump uguale crollo di borsa“. Dimenticandosi però di dire tutto, ossia che la Borsa USA solo pochi giorni fa era al massimo storico, salita quasi del 50% dall’elezione di D.J. Trump. Le borse EU invece… tanti saluti! Si sappia solo una cosa, cruciale, almeno per quelli che arriverebbero anche a credere che Gesù Bambino è morto di freddo se glielo dicesse Repubblica: è chiaro che se la Cina implode, la Germania come maggior esportatore pro-capite seguirà a ruota, inevitabile. Però dovete ricordare un dettaglione ancora più importante: ossia che la battaglia globalista di Berlino e Parigi con Washington, oltre a puntare a difendere i patrimoni enormi delle sue elites locali – le stesse da 100 anni o quasi – in realtà nasconde un obiettivo taciuto. Ossia emanciparsi geostrategicamente dagli USA, facendo rafforzare il dollaro (…). Tradotto: se è vero che Berlino in particolare dovrà cedere allo strapotere di Washington – se cede Pechino, Berlino fa la stessa fine, anzi peggio, ndr – siate edotti che comunque i tedeschi faranno di tutto, nel mentre, DI TUTTO, per far implodere il paese EU che detiene più basi militari USA sul suo territorio. Chi sarà questo Paese? Ah, a saperlo… Mitt Dolcino
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