I fatti recenti ci dicono una cosa, chiara: l’Italia NON è assolutamente in grado di auto-governarsi, lo ha dimostrato. Ossia la pace italica degli ultimi 75 anni unita allo sviluppo ed il benessere diffuso, oltre che alla democrazia libertaria, sono corrisposti con la Pax Americana. Finita quella, dopo aver cercato di sottrarsi ai proprio impegni (uscita unilaterale da Gladio, 1991), Roma lasciata a se stante, con i suoi politici più interessati che incapaci, ha dimostrato plasticamente di non essere in grado di darsi un governo che faccia gli interessi del Paese; infatti i politici che si sono via via succeduti hanno pensato – fattualmente – ai propri interessi personali e familistici, sebbene nel caso amorali.
Oggi siamo al dunque: gli italiani devono scegliere se avere un padrone anglosassone o franco-tedesco, vista la dichiarata incapacità di fare da soli. Quale si vuole scegliere?
La Lega voleva i miniBOT: vedendo l’Argentina come è finita, sarebbe stato buonsenso?
Per inciso, l’Italia, avendo negli occhi l’esempio sia del governo giallo-rosso che il tradimento dei sovranisti leghisti (che si sono rimangiati la parola dell’ITALEXIT, dopo essere stati votati sulla base di tale impegno), non possiamo che constatate come il Belpaese sia solo una rappresentazioe geografica o poco più. Null’altro da aggiungere. E lo dico con vergogna, io che sono emigrato – credetemi -, a vedere il proprio paese caduto così in basso. Parallelamente va detto che all’estero l’Italia è ormai visto come un paese NON democratico, preda degli interessi dei notabili locali, novelli Don Rodrigo interessati a farsi ricchi sulle spalle del popolino, ma senza il coraggio di sfilargli dichiaratamente il portafoglio, un mix di ignavia e scorrettezza di fondo contro i propri stessi concittadini da parte di uno Stato, ossia di soggetti politici, attentissimi a fare i propri interessi personali ma senza alcuna volontà di fare crescere le istituzioni. Chiaramente in tale contesto la meritocrazia NON può esistere (in Italia), anzi risulta addirittura deleteria per chi vuole governare a propio vantaggio la istituzioni; infatti solo uno stupido può avallare in cambio di uno stipendio da impiegato statale enormi ladrocini, …).
Il caso del governo giallo-rosso lo dimostra, governo per altro destinato a cadere al primo scossone serio, post Brexit ad esempio. O magari davanti a decisioni impopolari, che invece vorrebbe l’EUropa (cfr. imposta patrimoniale per abbattere il debito e svendita degli assets di Stato).
Dunque, gli italiani devono decidere a quale dominus straniero dare le chiavi di casa, ossia da chi farsi governare: dai franco-tedeschi che da sempre invidiano gli asset italiani se non c’è addirittura vero odio che cova sottola cenere, con molteplici esempi di saccheggi di beni italici negli scorsi secoli (si sa che i franchi ed i tedeschi da sempre vivono delle ricchezze altrui)? O dagli anglo-americani, che invece, ben più lontani e ben più ricchi, ossia non hanno necessariamente bisogno della relativa ricchezza italica, essendo più interessati al supporto strategico e di policy da parte della Penisola?
Questa sarà la scelta da fare nei prossimi mesi, tenendo in conto il fatto che molti italiani “notabili” sono stati cooptati chi dai servizi segreti francesi (Enrico Letta docet, a capo della scuola dei servizi segreti francesi; mentre Sandro Gozi è addirittura sottosegretario del governo d’oltralpe); chi da quelli tedeschi (i maligni sussurrano che a Bologna ci siano numerosi politici di nome e grado affiliati della Stasi di DDRenniana memoria).
Su tutti l’esempio – indegno, almeno per chi scrive – di Matteo Salvini che, ricordiamolo bene, è stato lui stesso a togliere la corrente al governo pur avendo i 5S ai suoi piedi dopo le elezioni EUropee (lo scontro è stato sulla TAV, opera costosissima ed inutile all’Italia, dove i 5S non la volevano, facendo uno sgarbo alla Francia, mentre la Lega la voleva, di fatto supportando le mire francesi in Italia, …), solo per trovarsi alla fine con un governo nemico al potere. Ma il punto non sta tanto nell’enorme errore tattico salviniano, voluto, di lasciare il campo agli avversari, quanto nella totale distruzione di tutti i ponti possibili da parte del leghista in erba, incapace di essere uno statista. L’imprimatur di Trump per Conte, per altro atteso, ha significato solo una cosa (su impulso di Mike Pompeo): dopo che Salvini si è rifiutato per ben tre volte di dare seguito alla richiesta USA di tornare indietro dalla Via della Seta con la Cina ossia e dagli accordi con Huawei, collegato all’accordo con Alibaba firmato dal ministro Centinaio il 18.12.2018 gli USA non si fidano più di Salvini. Punto (nessuno ci ha detto dell’esistenza o meno di accordi quadro sulle commissioni sulla vendita del Made in Italy in Cina sul portale cinese, ossia nel caso senza sapere da chi verrebbero incassate, …, ndr).
Interessante punto di vista: lavocedinewyork.com
E non avere il supporto nè EU, nè francese, nè tedesco ed tantomeno americano, ossia non avere al proprio fianco chi detiene (in forza di accordi di Stato) le 110+ basi militari USA sul territorio italiano significa solo una cosa: farsi del male. Uno può anche dirmi, “si, ma gli USA ci hanno traditi“. Questo è tecnicamente errato: gli USA da sempre fanno i loro interessi mentre molti italici più disinformati che illusi confondono ciò con il fatto che per tale ragione Washington debba perennemente salvare l’Italia dai propri errori. In realtà è il politico italiano che, facendo leva sugli interessi USA, deve intelligentemente ricavare il proprio spazio, non viceversa. Anche Tangentopoli del 1992 fu causata dall’uscita da Gladio e non dal subitaneo rincitrullimento di chi stava alla Casa Bianca, azione maldestra che i nemici dell’Italia – sempre i soliti da secoli, prima di tutto francesi e tedeschi – hanno utilizzato a loro vantaggio, proprio come stanno facendo oggi con caso BRI/Huawei. Purtroppo Salvini non ha il livello per capire certe cose, imbibito di consigli sbagliati dai suoi pasdaran (Borghi su tutti) e gonfiato come un pallone dai media. Da qui il disastro. E da qui la nostra considerazione che Salvini DEVE farsi da parte, nel bene suo, della Paese e della Lega, vera ed unica alternativa alle sinistre globaliste.
Lascio perdere il fatto che, con estrema probabilità, dietro allo staccare la spina ci sia stato un vero e proprio piano, ossia è tutto un teatrino, insomma ; nel senso che Salvini sapeva benissimo che era impossibile mantenere le promesse fatte ESCLUDENDO A PRIORI L’ITALEXIT e dunque è stato obbligato a farsi da parte, con la promessa che l’EU lo avrebbe salvato facendolo andare in EU da novembre prossimo, ricoprendo il ruolo di eurodeputato (aspettate e vedrete, lo dico da mesi – evidentemente le frequentazioni con il massone del PD di nome Verdini dovrebbe dirvi qualcosa, o sbaglio? –). Lo scambio sarebbe un governo che faccia la patrimoniale, dopo di cui dovrebbe arrivare (arriverà?) il “salvatore” leghista, dobbiamo capire con che supporto visto che gli USA – che sanno essere cattivissimi alla bisogna – hanno fatto chiaramente capire che a loro Salvini non va bene.
Vi abbiamo esposto pillole il nostro pensiero, che chiaramente tradisce partigianeria: riteniamo infatti che, nonostante l’innegabile imperfezione (solo il Supremo ne è esente) gli anglosassoni restano la scelta migliore per l’Italia, senza alcun dubbio. Tenendo ben presente quali sarebbero le conseguenze di andare dalla parte EU-franco-tedesca. L’importante è che gli italiani finalmente capiscano che debbono farsi comandare da uno straniero, visto che da soli hanno dimostrato di non essere capaci.
Abbbiamo preso come riferimento la notizia della “scoperta” dei ricercatori tedeschi da fonte svizzera, Paese che avrebbe anzi interesse a sviluppare l’auto elettrica in forza delle sue immense risorse idroeletttriche
Per la scelta che gli italiani dovranno fare mi limito a suggerire una chiave di lettura: tutte le innovazioni globali degli scorsi 100 anni sono state, praticamente, USA-anglosassoni: elettricità, lampadina, telefono, automobile, uso del petrolio, personal computer, telefoni cellulari, internet, wifi, e-commerce, social media solo per citarne alcuni. Ossia sono stati tutti “macrotrend” ossia innovazioni che hanno preso piede non per obbligo ma per scelta dei consumatori data dalla obiettiva praticità di utilizzo.
Mai come in questo caso vale il detto che le bugie (a favore dell’auto eletttrica) hanno le gambe necessariamente corte…
Oggi, pronti via, vediamo invece l’EU franco-tedesca imporre un suo megatrend, il primo dalla nascita dell’Unione, che di fatto nasconde bugie enormi sulla praticità oltre ad essere bellamente un cambiamento non volontario ma letteralmente imposto ai propri concittadini EU per via legislativa, guarda caso per fare un piacere a poche aziende francesi e tedesche: l’auto elettrica. Gli stessi ricercatori tedeschi (su tutti l’osannato dalle sinistre, pro-patrimoniale – H. W. Sinn) hanno dimostrato come tale auto inquini più di un’auto diesel; nonostante ciò il battage mediatico EU governato da Berlino e Parigi continua, nascondendosi dietro il paravento dell’ambientalismo, che non c’entra assolutamente nulla, anzi (…).
Ecco, quando dovrete scegliere con chi schierarvi pensate a tale esempio, almeno – quanto meno – capirete la natura totalmente differente dei due dominus: uno diciamo che coinvolge le masse nei suoi megatrend con la libertà di scelta (gli USa et al.); l’altro (i franco-tedeschi) che impone i cambiamenti ai propri sudditi– a suon di verità parziali se non di vere bugie interessate pseudoambientaliste – a vantaggio delle proprie imprese nazionali per via legislativa (sostituzione dell’auto a ciclo termico, cambiamento imposto alle masse di consumatori che in realtà nasconde un indirizzo geostrategico di dimensioni imponenti, nato sulle spoglie di Vichy, vedasi LINK).
Meditate sulla scelta da farsi perchè i tempi del libero arbitrio in Italia sono finiti, andiamo a poco.
Mitt Dolcino
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