Credetemi, è stato molto più facile incarcerare Cesare Battisti di quello che sarà tenerlo in prigione in Italia!
Voi dite, sentenza definitiva, ergastolo, questo marcisce in cella (come sarebbe giusto, in ossequio alle sentenze per fatti di sangue). Vi anticipo di seguito i prossimi trend garantisti italiani, ma applicabili esclusivamente a soggetti di sinistra macchiatisi di atti di sangue oltre 25 anni fa, scappati all’estero e di spirito globalista (se volete un caso simbolo per capire cosa significhi giustizia in Italia anche per i più deboli andate a vedere lo scandalo di Rudi Guedè nel caso Kercher/Sollecito, …)
Visto infatti che Cesare Battisti sa molte cose su chi gli ha permesso di stare in libertà per molti anni (parlo di governi stranieri, quello francese su tutti, Presidenti della Repubblica d’oltralpe e consorte inclusi), questa è oggi la sua unica arma: “So ma non parlo, attendo aiuto esterno“, o qualcosa del genere.
Cesare Battisti deve vivere: cosa potrà raccontare sulla dottrina Mitterand che ha sottratto decine di brigatisti italiani alla giustizia? Guarda caso gli ex brigatisti oggi tifano per l’EU (contro l’Italia)
Dunque, vediamo oggi la stampa tutta – o quasi – schierarsi pro-Battisti, sono sicuro che le aziende francesi stanno moltiplicando le sponsorizzazione a giornali e TV italiane con la condizione implicita di portare avanti il messaggio “Battisti libero”.
Temo ci arriveremo, ma a gradi.
Sarà un battage mediatico incessante: Battisti poverino, è pentito (vedrete che si pentirà, anche relativamente a breve, fino ad oggi NON lo ha mai fatto), è successo tanto tempo fa, ha figli, è cambiato. Forse, quasi certamente, la progenie delle sue vittime – vittime anche loro – verranno avvicinate “da qualcuno”, scommetto che se questi (in parte) non hanno ottenuto la pensione per i danni subiti ci si penserà, anche per i danni, li otterranno…
E così, lentamente, il messaggio passerà: Battisti è un’altra persona, bla bla bla. Naturalmente non saranno gli italiani a dirlo, ma i media, autoreferenziali, che indottrineranno il popolo facendo passare il messaggio subdolo che i media rappresentano la voce dei cittadini italici. Sulle TV verranno fatte passare interviste di quei pochissimi che pensano davvero che Battisti debba venir liberato, in spregio ad ogni basilare principio di giustizia umana; magari anche il Papa manderà messaggi trasversali secondo cui bisogna saper perdonare (Battisti, a quanto mi risulta, è ateo)…. E via dicendo.
Certo, una conversione di Battisti al cattolicesimo, magari con foto assieme ad un ministro del culto d’alto rango, meglio del Santo Padre (globalista) andato casualmente a visitare il carcere di Oristano, aiuterebbe… O qualcosa del genere. E forse con il condimento dato di un tentativo di suicidio, o anche di un’aggressione dentro il carcere (…).
Alla fine, prima della fine del mandato di Mattarella, magari il Presidente della Repubblica – opportunamente stimolato dai poteri sovranazionale (leggasi, i francesi) – provvederà a dare la tanto agognata grazia a Battisti e magari anche a Oberleiter, il terrorista austriaco anche lui condannato all’ergastolo per fatti di sangue che, fuggito in Austria, vive da anni sotto la protezione del governo austriaco a pochi kilometri dal confine (e che l’Italia non si sogna nemmeno lontanamente di andare a prendere, anche se il governo di Vienna vorrebbe dare il doppio passaporto agli altoatesini).
Fate conto che Oberleiter ha già chiesto la grazia a Mattarella; dunque concedere due grazie unite sarebbe estremamente più agevole per un Presidente…
Sopra vi ho esposto una traccia, spero solo provocatoria e non realistica, vedremo se si avvererà (onestamente spero di no, per rispetto alle vittime di Battisti e di quelle degli altri terroristi fuggiti all’estero)
Quello su cui dovete meditare non è tanto la provocazione di quello che potrebbe succedere ma del perchè tale traccia, apparentemente provocatoria, potrebbe diventare realtà. Il motivo è semplice: ci fu un tempo in cui la Francia non accoglieva i migranti Africani ma specialmente i terroristi italiani macchiatisi di fatti di sangue nel nostro Paese (furono addirittura 35 soggetti, mica solo Cesare Battisti!). Era la dottrina Mitterrand, la stessa – leggasi interessi di Stato francesi che superano i singoli presidenti – che probabilmente sta anche alla base del caso Ippolito atto a boicottare il nucleare italiano che doveva sviluppare proprio Edison, azienda poi caduta non casualmente in mani francesi circa 25 anni dopo. Pochi infatti ricordano che fu proprio Enrico Fermi a farsi da garante prima di morire per l’utilizzo italiano in ambito civile del nucleare che lui “inventò” negli States per vincere la guerra e che doveva far diventare il nostro paese il primo stato non anglosassone a poter utilizzare tale tecnologia per produrre energia. Invece Felice Ippolito, uno stimato manager di Stato dell’energia nucleare, fu invischiato in una querelle giudiziaria che fu la prova generale di Tangentopoli, coi giudici diciamo “attivisti”: fu ingiustamente incarcerato e poi, foto mille vicissitudini, reintegrato; ma intanto l’Italia aveva perso – sempre a causa di collaborazionisti interni, non tanto diversi da quelli attuali – la corsa per il nucleare che invece fu iniziata precisamente in quegli anni e con successo dalla Francia di EDF. Che caso…
Avete capito dunque, Battisti avrebbe molte cose da raccontare. E dunque deve tacere, con la promessa di essere salvato. E verrà salvato, spero di sbagliarmi (per inciso, grazie a quello che sa Cesare Battisti – ecco il motivo per cui tanto lo si voleva far tornare – rischieremmo di scoprire anche chi fu il mandante dell’atto più destabilizzante per l’Italia moderna, il caso Moro – visto che la base per il rapimento era la famosa scuola di lingue Hyperion, a Parigi, in Quai de la Tournelle 27; scuola che la stessa Wikipedia indica così: “La scuola è stata sospettata di essere una copertura per operazioni di terrorismo o servizi segreti” -)
O al limite sarebbe meglio morisse, l’importante è che non racconti la verità, ossia che la Francia – molto probabilmente – opera da anni una strategia atta a destabilizzare l’Italia considerandola come avversario e, perchè no, come nemico, quanto meno se mettiamo sul piatto della bilancia gli insulti di Macron, il caso Ustica e l’attacco a Gheddafi del 2011. Alla fine i francesi forse ci arriveranno anche a riprendersi quello che, a torto, ritengono sia un loro orticello, l’Italia del nord (fosse per me innalzerei statue di Pietro Micca in ogni città di almeno 10’000 abitanti in tutto il nord Italia). Sappiate che l’Italia, secondo chi scrive, è prossima ad essere colonizzata, come è successo innumerevoli volte dalla caduta dell’Impero romano.
Speriamo le istituzioni italiane tengano. Certo, vista la posta in gioco sono convinto che qualcuno con questa storia, si farà ricco nell’intermediazione tra vincolo esterno, politici, media, spero non i decisori finali (….)
Resta la domanda più insidiosa: se venisse data la grazia a Cesare Battisti quale sarebbe la reazione degli italiani?
Mitt Dolcino
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