La Regina e sua madre sconfissero i nazisti: oggi sconfiggeranno anche l’EU figlia di Vichy?
Ieri è stata una giornata durissima: il cambio di casacca dei deputati conservatori a Westminster – soprattutto nel modo in cui è capitato – è qualcosa che nessuno ricorda, finanche dai tempi dell’Impero britannico. Un insulto vero per Londra.
Or dunque, oggi bisogna credere nel fuoriclasse Boris Johnson, a cui la strategia è stata insegnata fin dall’asilo. Certo, per gli italiani è facile cadere nello sconforto, avendo sotto gli occhi l’esempio di Matteo Salvini che con una “abile” mossa ha perso il biglietto della lotteria di Capodanno, leggasi ha fatto andare al governo la sinistra con un assist degno di Platini (il nome del regista non è stato scelto a caso, ndr). Per gli inglesi questo non vale, loro hanno le cd. palle, pur anche senza vantare dubbie durezze intime di bossiana memoria.
In breve, quello che non è stato colto dai più – nello sconforto di vedere qualcosa di simile all’italico mercato delle vacche anche tra i deputati inglesi – è che dietro a tutto c’è sempre un piano B ed un piano C e se necessario anche un piano E, alle latitudini di Londra.
E’ il frutto dell’insegnamento che Johnson ha ricevuto, fin dalle scuole primarie. Ossia, per iniziare Johnson espellerà i traditori Tories, ovvero tali soggetti non avranno un lavoro politico alla prossima elezione [c’è da sperare per loro che, nel caso, abbiano davvero incassato molti soldi dal Soros della situazione per tradire il governo britannico] (Soros, pur ebreo, sembra essere stato un collaborazionista nazista durante la WWII, quantomeno sulla base di una famosa intervista video di fine scorso millennio; oggi in effetti manterrebbe la stessa casacca di allora, a guardar bene, vedasi LINK sotto, ndr).
Soros: sempre coi tedeschi? Guardate voi stessi l’intervista e fatevi la Vostra idea!
Ma il piatto forte viene dopo: ossia la Regina pronuncerà a breve il suo tradizionale discorso annuale alla nazione ed alla politica, mentre il Parlamento sarà chiuso per valutare gli indirizzi Regali. Vi chiedo: cosa succederà se in tale discorso Elisabetta II dovesse annunciare che la Gran Bretagna, forte della sua tradizione, NON PUO’ RESTARE SENZA GOVERNO E DUNQUE SENZA UN INDIRIZZO DEFINITIVO SU UNA QUESTIONE ESISTENZIALE COME LA BREXIT, PER ALTRO VOTATA DAL POPOLO? Ovvero, in assenza di una decisione delle Camere – ed anche in assenza di un vero governo facente funzione – Lei dissolverà le camere come successe 400 anni fa? In modo da permettere democraticamente la scelta di quale sponda prendere, lato votanti, tra Brexit e Remain?
Attenzione, astanti: Johnson è riconosciuto essere il darling della Regina, che si dice abbia apprezzato oltremodo l’humor e la velocità mentale del primo ministro durante i suoi trascorsi universitari (…).
Oltre, mai dimenticarlo, al fatto che la Regina Elisabetta II sta a capo della Loggia (Gran) Madre d’Inghilterra, a cui di fatto la massoneria mondiale riporta.
Certo questo significa dover sperare in un atto Regale che capita ogni 400 anni; questo la dice lunga sulla pianificazione tipicamente germanica del novello attacco alla Perfida Albione, questa volta senza i Messerchmitt (tutto sommato un “chiodo”, ndr) ma armati di Panama Papers e di laute ricompense per i cooptati inglesi, magari pagati per boicottare dall’interno il Regno.
Infatti la Regina, oltre ad essere il capo delle forze armate britanniche, vi ricordo anche essere capo del Commonwealth, della Chiesa d’Inghilterra, essere superiore alla legge britannica e mondiale, disponendo inoltre di due silver bullets unici: può scegliere qualsiasi primo ministro Lei voglia, fregandosene del risultato delle elezioni. Ma soprattutto, può dissolvere a sua discrezione le Camere, si chiama “Royal Prerogative”, usata per l’ultima volta agli inizi del 1600. E vieppiù probabile oggi, in quanto del tutto giustificata – nel caso – da un livello di caos non consono agli eredi dell’Impero britannico.
Quello che i tedeschi proprio non capiscono – stesso errore di 75 anni fa – è che l’ultimo baluardo di difesa britannica sta a Buckingham Palace, non a Westminster. E che, nonostante il sangue, il Sovrano – sovranista ultimo, anzi primo – non ama fare a nome dei suoi sudditi gli interessi altrui, a maggior ragione se tedeschi.
Dunque aspettiamo le prossime mosse, essendo ben consci che Boris Johnson è davvero un fuoriclasse (come Donald Trump d’altronde, basta vedere i loro CV). Non come gli “scappati di casa” di italica memoria (anche qui basta vedere i loro CV, oltre che le loro “brave” gesta estive).
Certo, se Boris vincerà – come noi speriamo, senza farne mistero – qualcuno dovrà prostrarsi da dicembre prossimo al suo cospetto, come Salvatore. E nel caso noi staremo a verificare che veramente succeda.
God save the Queen
Mitt Dolcino
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