Chi scrive non ha mai creduto al riscaldamento globale causato dalla CO2. Anzi, la CO2 sono più propenso a considerarla più come un effetto secondario, per altro benefico visto che incrementa la crescita dei vegetali, solo a lasciare loro spazio disponibile. In pratica NON nego il riscaldamento globale ma piuttosto sono assai scettico sul fatto che sia la CO2 a causarlo. Inoltre non mi convince la differenza di effetti del global warming più in certe aree terrestre che in altre. Resto per altro sbalordito dalla corrispondenza netta tra scomparsa temporanea di scie chimiche in certi periodi dell’anno e subitaneo cambio del meteo, verso la pioggia.
Solleticato da alcuni amici d’oltreoceano, ho analizzato in modo diverso il-problema. Vi annuncio che ho rilevato aspetti a dir poco inquietanti sul global warming. Ossia, nessuno ve lo dice – ma è dimostrato dai più grandi enti di ricerca mondiali – il global warming sta avvenendo non solo sulla terra ma anche su Marte, Saturno, Giove, Nettuno e Plutone. Ossia tutti i pianeti del sistema solare stanno andando verso un riscaldamento globale. Dunque, visto che qualcuno ci sta dicendo che il riscaldamento globale è antropogenico, ossia è causato dall’uomo, o qui qualcuno mente – ovvero tutti i pianeti del sistema solare sono abitati dalla razza umana – o siamo vittima di una manipolazione senza precedenti, la più grande della storia umana da 2000 anni a questa parte (LINK) (LINK)(LINK)
Sappiamo infatti che gli umani sulla terra stanno spendendo cifre senza precedenti per combattere il global warming. E questo potrebbe anche essere un bene. Il problema è che NON si sta combattendo il global warming ma la CO2 in atmosfera, due cose non necessariamente coincidenti, anzi. A vedere i dati di temperatura degli altri pianeti – che stanno subendo anche loro detto global warming – qualcosa non torna (LINK, LINK)
L’assurdo è poi che, nel caso dell’auto elettrica, è facilmente dimostrabile produca più CO2 di un’auto ad esempio diesel di ultima generazione; grazie ai media interessati al progetto sembra siano addirittura riusciti – fino ad ora – a tenere in piedi una balla così colossale, ossia che l’auto elettrica fa bene all’ambiente. No signori, detta auto elettrica non fa bene all’ambiente, non siamo noi ad affermarlo (vedasi smaltimento batterie; in particolare anche l’Autorità di Singapore afferma formalmente che l’auto elettrica emette tanta CO2 come un’auto tipo Porsche o Ferrari, ndr); ossia l’auto elettrica non permette quasi certamente la riduzione della CO2, (…). Che magari lo scopo di detta auto elettrica non sia approfittare di un trend diciamo “cosmico-planetario” per imporre a tutti di cambiare l’auto, ad es. con quella elettrica? Ah, a saperlo…
In pratica l’anidride carbonica non sembra debba essere necessariamente “la responsabile” del riscaldamento del pianeta terra. Anche perchè se altri pianeti stanno subendo lo stesso percorso di global warming, i fatti sono due: o qualcuno senza dircelo sta usando dei SUV su Marte o su Giove; o, più probabilmente, l’effetto global warming nell’intero sistema solare è qualcosa di molto più grande, molto più imponente, un effetto diciamo superiore che qualcuno magari conosce ma che tace, non essendo stato spiegato al 99,9999% della popolazione terrestre – ed infatti sembrerebbe proprio che qualcuno stia cercando di farci qualche soldo sopra, … – (LINK)(LINK)
Attenzione che fino a qui ho solo guardato ai fatti ed ai dati pubblici, direi di livello alto in termini di referenze; nulla di inventato quindi, nessuna supposizione, tutto ricavato da quella splendida innovazione che è Internet (usata bene dà accesso a sapienza immensa; usata male dà invece la stura al conformismo più becero, che travalica in propaganda interessata, anche purtroppo verso riduzioni democratiche e di controllo degli utenti, …).
A scanso di equivoci faccio notare la notizia di qualche giorno fa dove veniva illustrato come l’oceano terrestre, in profondità, nell’Atlantico, nella zona dove proviene la corrente del golfo per intenderci, si sta scaldando in modo mai visto prima, un global warming anche in questo caso ma sott’acqua: anche tale fenomeno depone per considerare una sorta di esagerazione se non bufala il global warming da CO2, a meno che circolino sommergibili cd. diesel in zona (…). Infatti se si scalda l’acqua oceanica in profondità significa che la crosta terrestre si sta scaldando, non la superficie che invece verrà scaldata di conseguenza, ossia il calore in eccesso proviene dall’interno della terra!
vedasi LINK
Tradotto: tale “strano” fenomeno terrestre tendente all’aumento della temperatura sembra vieppiù giustificare la natura planetaria del fenomeno global warming e NON antropogenica (ossia la CO2 nel caso non c’entra nulla, …); avendo per altro sperimentato un effetto simile di global warming – sebbene con grado diverso – su tutti i pianeti del sistema solare.
Ora, ricordandomi di essere ingegnere proverò a fare qualche ipotesi scolastica sulle possibili ragioni di tale sovrastante fenomeno interplanetario, nel caso assolutamente in linea teorica. Diciamo che il riscaldamento di pianeti che ruotano attorno ad una stella attiva e dunque con effetti termici indotti dipende dalle condizioni e dal comportamento della stella stessa, nel caso solare, ossia se la stella “scalda” di più. Ossia se la stella si “accende” i pianeti che gli ruotano attorno dunque si scaldano (…). Verificando questa ipotesi mi sono però accorto che la nostra stella, il Sole, è ad un Grand Minimum, ossia ad un livello di emissione di energia bassissimo rispetto alla media. Dunque, non sembra spiegabile l’effetto “stella accesa” per giustificare il riscaldamento globale terrestre e degli altri pianeti, a maggior ragione se lontanissimi dal sole come Nettuno e Plutone.
L’unico effetto che può avere una influenza contemporanea su tutti i pianeti è l’effetto planeto-magnetico, ossia interazioni riguardanti l’interno dei pianeti, che in forza anche delle enormi pressioni tendono idealmente ad essere enormemente più caldi della superficie. Questo è certamente il caso terrestre: dunque l’effetto nel caso geo-magnetico può essere alla base del riscaldamento dell’acqua dell’Oceano atlantico, zona corrente del Golfo.
Ma, chiediamoci, come mai tutti i pianeti del sistema solare nel caso sarebbero influenzati contemporaneamente da tale effetto “magnetico” che causa global warming interstellare? Prima di tutto, è risaputo che le interazioni interstellari comportano modifiche del magnetismo dei pianeti: se io avvicino o allontano un pianeta il magnetismo si modifica, ben sapendo gli effetti attrattivi di due pianeti in relazione alla propria distanza e della propria massa (Legge di Gravitazione Universale). In linea meramente teorica, ossia di avvicinamento relativo dei pianeti l’uno con l’altro – ripeto, in teoria – scatenerebbe effetti geomagnetici, anche con innalzamento delle temperatura; portando dunque – ripeto, nel caso – a fenomeni di riscaldamento “dal centro” del pianeta (…)
Non voglio commentare la possibilità, che la “conventional wisdom” o bellamente tace/trascura o considera complottista (…), della possibile entrata nel sistema solare di un nuovo pianeta in orbita quasi perpendicolare rispetto al piano dei pianeti del sistema solare oggi conosciuti, come causa di effetti geomagnetici; ossia con una massa addizionale in avvicinamento al sistema solare (teoria non completamente balzana visto che è stata rivelata ad esempio dalle tavole sumeriche, le stesse tavole che hanno anticipato praticamente tutte le scoperte astronomiche umane degli scorsi 100 anni – forse bisognerebbe soffermarsi un attimo a pensare quale sia la ragione per cui interi governi siano pronti a sborsare enormi quantità di denari per scandagliare il passato, … -).(LINK)
In realtà questa ultima ipotesi, sebbene totalmente sconosciuta al pubblico mainstream (evidentemente nessuno ve lo ha mai detto), sembra trovare conferma in studi scientifici riconosciuti; infatti recentemente i ricercatori Kat Volk and Renu Malhotra della Arizona University hanno dimostrato che la anomalie nella struttura della Kuiper Belt, ovvero lo spazio oltre l’orbita di Nettuno che ospita piccoli pianeti ed asteroidi, provare a livello di analitico/teorico la presenza di un pianeta ad oggi sconosciuto con una massa tra la Terra e Marte sufficiente ad avere effetti certamente sulla Kuiper Belt ma possibilmente anche sull’intero sistema solare.
Sapete dove sta il problema? (LINK) Che quest’ultima interpretazione del fenomeno planetario di cui sopra, che potrebbe anche essere alla base di effetti geomagnetici comportanti ad es. un aumento della temperatura superficiale di ogni pianeta del sistema solare inclusa la Terra (con buona pace della “diabolica” CO2) non è quella di una pazza che scrive sulla rivista dell’università dell’Arizona, ma è una teoria validata e dunque pubblicata sul prestigiosissimo Astronomical Journal, con il plauso della ricerca mondiale in materia… (LINK)
Certo, quando ho ricavato ed ordinato le fonti di quanto sopra mi sono venuti i brividi: non è che le notizie che regolarmente compaiono sui media ad es. di riccastri in giro per il mondo che si stanno scavando rifugi sotto terra siano collegate a qualcosa che noi non sappiamo (e loro si)?
Mai come in questo caso vale citare Manzoni: “Ai posteri l’ardua sentenza” (vada come vada, ma che almeno che non ci considerino completamente imbecilli, che dite?)
Mitt Dolcino
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